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Esenzione per Celiachia: come e quando si ottiene?

esenzione-celiachiaIl Sistema  Sanitario Nazionale prevede particolari forme di tutela per le persone celiache. Un esempio è l’esenzione totale dal pagamento del ticket per gli esami diagnostici.

La celiachia è infatti considerata una condizione per la quale non è previsto il pagamento delle prestazioni sanitarie necessarie per la diagnosi (Decreto del Ministero della Sanità 18 maggio 2001, n. 279).

L’esenzione per celiachia

La celiachia, inoltre, dà diritto a un’esenzione del ticket per i prodotti privi di glutine (solo se questi però vengono acquistati in farmacia)  e per le analisi periodiche che vanno ripetute per tenere sotto controllo questa patologia. Insieme alla diagnosi, il celiaco deve essere seguito con attenzione attraverso un protocollo di “follow-up” (ossia seguito nel tempo). Ciò serve per accertarsi di diversi aspetti, ovvero:

  1. Gli anticorpi specifici positivi al momento della diagnosi devono negativizzarsi nell’arco di 6 mesi – 1 anno.
  2. I villi devono mostrare ricrescita.
  3. Non vi devono essere conseguenze relative a neoplasie intestinali o altre patologie autoimmuni, né alterazioni metaboliche come dislipidemia o steatopatite non alcolica.

Come ottenerla

Per la maggior parte delle analisi necessarie, quindi, il SSN mette a disposizione l’esenzione dal ticket. Ottenerla è piuttosto semplice. Basta recarsi alla propria ASL di appartenenza portando con sé alcuni documenti. Vediamo quali:

  1. Fotocopia del documento di diagnosi ricevuto dall’ospedale o dallo specialista;
  2. Fotocopia del documento di riconoscimento.

A cosa dà diritto

A questo punto vi verrà rilasciato un tesserino con il codice di esenzione e insieme a questo anche 12 ricette o “buoni” che dovrete poi portare in farmacia ogni mese o comunque ogni volta che andrete a comprare i prodotti privi di glutine. Ricordate che questi buoni valgono solo nelle farmacie e in alcun supermercato, dove invece tutti i prodotti privi di glutine dovranno essere acquistati a prezzo intero.

Ognuno di questi buoni ha un valore ben preciso, che è stato approvato con il Decreto del Ministero della Sanità 8 giugno 2001 e che ha stabilito diversi tetti di spesa, suddivisi in base all’età e al sesso. Tali limiti di spesa sono stati poi confermati dal Decreto del Ministero della Salute 4 maggio 2006 e poi aggiornati con periodicità.

Questi tetti di spesa, però, sono differenti da regione a regione a causa della legge sulla deregulation delle regioni. Ad esempio, in Lazio i limiti sono leggermente inferiori rispetto a quelli stabiliti dall’AIC (Associazione Italiana Celiachia).

Per conoscere l’elenco delle farmacie e dei punti vendita convenzionati per il rilascio di prodotti senza glutine a carico del SSN, dovrete recarvi presso l’Azienda Sanitaria Locale di residenza.

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