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Test per Celiachia

La celiachia è una patologia autoimmune che, purtroppo, può presentarsi anche in forme asintomatiche. Per questo motivo la diagnosi non è immediata e ha bisogno di fare ricorso ad un ventaglio di test specifici, un percorso di diagnosi al termine del quale si sarà in grado di affermare con certezza la presenza o meno della celiachia.

L’osservazione del paziente

La diagnosi comincia dall’osservazione del paziente da parte del medico curante. Nel caso in cui si registrassero i sintomi tipici di questa patologia, sarà il medico ad indicare il percorso di test ed esami necessario alla diagnosi.

I sintomi e i campanelli d’allarme

La celiachia condivide i suoi sintomi con altre patologie, ed è per questo motivo che sono necessari test approfonditi per rilevare l’esistenza o meno della patologia in capo al soggetto.

  • Dolori all’addome, soprattutto nella parte bassa
  • Addome gonfio come nei casi di stitichezza più grave
  • Nausea ricorrente, sia al mattino che alla sera
  • Spossatezza del soggetto, che non riesce a portare a termine le attività quotidiane
  • Anemia
  • Assenza di ciclo mestruale per più di tre mesi
  • Crescita rallentata nel caso in cui il paziente sia un bambino

Sono questi i sintomi più comuni della celiachia, in presenza dei quali si procede in genere ad effettuare i test che vedremo tra poco.

I test del sangue

Il passaggio successivo all’osservazione del paziente è quello dei test del sangue. Si svolgono esami per controllare la presenza degli AGA (anticorpi antigliadina IgA e IgG) e degli EMA (anticorpi antiendomisio). Si tratta di test complessi che devono essere svolti in laboratori specializzati, dai quali però non emergerà ancora il quadro completo. Nel caso di esito positivo infatti le alternative rimarrebbero sostanzialmente due: la celiachia, caso più grave, e la semplice intolleranza al glutine, che sebbene porti con sé tutto il quadro sintomatico della prima, non danneggia i villi intestinali.

Come prepararsi ai test

Prepararsi ai test del sangue per la celiachia vuol dire non interrompere l’assunzione di glutine nel periodo precedente al prelievo. Nel caso di interruzione infatti, il test potrebbe fornire un esito negativo in realtà errato. Per questo motivo i medici consigliano di continuare a consumare cibi che contengano glutine prima dei test.

La bioscopia intestinale

Nel caso di esito positivo dei test del sangue, si passa in genere alla gastroscopia con bioscopia dell’intestino tenue. Attraverso l’inserimento di un tubicino speciale dalla bocca, si preleva una piccola parte dell’intestino tenue, al fine di controllare lo stato dei villi intestinali. Nel caso in cui questi fossero danneggiati, saremmo davanti senza ulteriori dubbi ad un caso di celiachia. In caso di esito negativo invece sarà il medico a svolgere gli esami del caso.

Diagnostica nel bambino e nell’adulto

La diagnosi della celiachia non presenta differenze sostanziali per i pazienti adulti e per i pazienti che invece adulti non sono. Nel caso di età non adulta, il paziente potrebbe presentare, e questa è l’unica differenza del caso, ritardi nella crescita che costituiscono ulteriore campanello d’allarme per il medico e per il paziente.

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