Oggi parliamo di uno dei prodotti italiani (tra gli alcolici) più conosciuti al mondo: il Campari Soda, bevanda da cocktail che è forse quella che ha contribuito maggiormente a rendere il marchio in questione così popolare.
Si tratta di una bevanda ubiqua, soprattutto durante gli aperitivi ed è più che giusto chiedersi se contenga glutine oppure no, soprattutto se l’aperitivo che stiamo preparando avrà dei commensali che sono celiaci.
Vediamo insieme cosa c’è da dire sul Campari Soda, una bevanda molto apprezzata da chiunque ami gli aperitivi alcolici.
Il Campari Soda è approvato dall’AIC e non contiene glutine
Il Campari Soda è una bevanda alcolica garantita dal prontuario dell’AIC, in quanto non solo non contiene glutine naturalmente, ma viene anche prodotta in stabilimenti dove la contaminazione con farinacei e cereali, o comunque ingredienti che potrebbero contenere glutine, è assolutamente impossibile.
Si tratta dunque di un prodotto che merita la spiga barrata e che può essere, senza alcun tipo di preoccupazione, essere consumato da chi è celiaco.
Occhio però ai cocktails
Questo non vuol dire ovviamente che ogni tipo di prodotto che contenga il Campari Soda possa essere consumato senza preoccupazioni. Quando si tratta di cocktails, lo ricordiamo, tutti i prodotti presenti nella ricetta devono essere controllati, anche se partecipano al mix in minima parte.
Anche una quantità davvero minima di glutine può essere infatti assolutamente nociva per chi soffre di celiachia. Controlliamo dunque tutti gli ingredienti prima di ordinare un cocktail, che sia in un bar o ad una festa.
Anche il Campari classico è senza glutine
Anche il Campari classico, quello venduto in bottiglia da liquore e che deve essere successivamente mescolato, è prodotto garantito senza glutine: non ci sono controindicazioni a livello di celiachia, anche se trattandosi ovviamente di prodotto alcolico, andrebbe comunque consumato con moderazione.
In conclusione, possiamo aggiungere senza remore questi due prodotti alla lista di ingredienti e bevande che possiamo consumare anche nei casi più gravi di celiachia.